sabato 19 aprile 2025

La sua vita da moltissimo tempo aveva assunto a buon prezzo quel meccanismo autoregolante che serviva a non mettere niente in discussione: un'omeostasi esistenziale perfetta. E inutile.

venerdì 18 aprile 2025

Una donna occidentale non può in alcun modo favorire il diffondersi della cultura islamica sulla sua terra, è una cosa folle e senza senso che contraddice alla dignità sia personale che di genere. Una donna occidentale può benissimo criticare aspramente i libri della Fallaci ma non può seguire il sentiero che la conduce al suo annullamento come essere umano per ridurla solo a oggetto di piacere riproduttivo.

giovedì 17 aprile 2025

Io NON amo la cultura occidentale che mi ha generato con i paraocchi e so bene quanti roghi si sono accesi nel vecchio continente dal medioevo in poi: io non voglio ritornare a quella stagione dell’umanità, voglio leggere tutto e di tutto, voglio continuare ad ascoltare la musica del vecchio e del nuovo continente, voglio ammirare senza vergogna i maestri del rinascimento italiano, commuovermi davanti ad un Tiziano o un Raffaello o un Caravaggio o davanti ad un cupola del Bernini.

mercoledì 16 aprile 2025

Che ne sai dell’alito caldo che scende talvolta sulla mia terra?

martedì 15 aprile 2025

Osservare e non essere contagiato dal brulichio delle posizioni e degli errori ad esse conseguenti, pensare di poter evitare sciocchezze che da qui sembrano palesi incidenti di percorso e da lì in basso invece appaiono come luminose alternative esistenziali.

lunedì 14 aprile 2025

Ho provato a pensare di aver scritto ieri o l'altro ieri, poi mi sono perso nell'oggi. Ho ucciso il tempo ma esso mi insegue: questo è il suo epitaffio

domenica 13 aprile 2025

Anni fa trovai una prospettiva nuova e da questa finestra molte azioni, sia le umane in senso stretto che quelle più propriamente culturali, emergendo dalla nebbia confusa delle contraddizioni sociali e storiche, mi apparivano nette, decifrabili, francamente ineccepibili. Mi resi conto dopo che la nebbia intesa come indecisione e confusione permeava ogni aspetto della mia prospettiva, che ero io a voler vedere i contorni della vita in modo edulcorato e quindi falso. Ero io a sceglierne i connotati, io a controllarne l’evoluzione spostandomi impercettibilmente ogni volta che la luce radente e cattiva del sole ne metteva in mostra aspetti scomodi e incongruenti con la mia idea-visione dell’esistenza.