sabato 8 giugno 2024

Sicumera


Non siamo cristiani, non lo siamo quasi più, nascondercelo serve solo ad aggravare la situazione: ciò che un tempo era fede, tutta fede, ora è relativismo. Oggi guardiamo con un certo sussiego alla grezza idea di società che ci ha preceduto qui, siamo certi di non aver più nulla che fare con l’assolutismo fanatico e arrogante dei nostri predecessori…il bagliore dei roghi e i banchi della santa Inquisizione sono incubi del passato. Adesso siamo altro ma certo non cristiani.

venerdì 7 giugno 2024

Gli incontri finiscono, talvolta resta altro

 

Sai farlo, sappiamo farlo, sappiamo eccedere come se il tempo e lo spazio fossero infiniti.
Un gioco passionale che si spegnerà stasera
quando i gelsomini bucheranno la notte col ricordo del loro profumo
e noi saremo uno dinanzi all’altro.
Astrazioni l’ho scritta così, era dentro di noi, l’ho fissata per ricordare la tua bellezza e il mio sogno; né l’una né l’altro si salveranno, non passeranno la notte senza il mio viatico.
Il tuo? Ma già so bene che sorvoli su tutto e tutti, che glissi, che cambi mappa e itinerario che ami solo il tuo riflesso perché nessuno è mai riuscito a posare una mano sulla tua anima.
Nemmeno io ma ci sono andato vicino. Astrazioni è nata così

Astrazioni


 

Adesso che sei passata

e sei tornata
adesso ti insinui mentre ti guardi
in giro.

Tra un po' sarai col dito alzato
e una sintassi controversa a giudicare
analizzare
sfoltire
immobilizzare questi ultimi anni.

E ti ho detto dei recenti silenzi:
mi hai risposto che erano troppo
rumorosi.
E mi hai detto che insopportabile
e' il lento trascorrere
del tempo appresso senza un pugnale
che blocchi il passato alle proprie responsabilita'.

Magnifica e furente eri mentre squassavi il
presente e infierivi sui miei ricordi.
Mi hai amato? Ti ho amato?
Ci siamo rincorsi?
Ci siamo persi?

Eri senza di me nell'altro tempo
quello che tu dici di
bilanci?
E ti ho detto che non di bilanci
di analisi rilette
e affettuose sino alla morte
e' ora il momento.

Questo e' tempo di astrazioni,
di follia immediata
per me e per te
di un unico amplesso
sbagliato
da ricordare come l'amore
che, trovandoci senz'altro riflessivi,
di noi si e' disgustato.

Adesso che sei passata dentro i miei
occhi
e sei tornata per l'ultimo
ritardo.

Un gesto solo virtuale?

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Qui sui blog viviamo un’esistenza parallela riuscendo a rovinarci anche quella, è il segno inequivocabile della stupidità umana, della nostra comune impotenza di fronte a situazioni che nascono diritte e proseguono deformate dai nostri fantasmi. Io continuo a scrivere, non mi importa se e quanto virtuale sia questo gesto e i suoi diretti prodotti.

Solo quel che scrivo


Io ho solo quello che scrivo,  per difendermi dalla maldicenza della rete non ho altra difesa che la mia scrittura. QUEL CHE SCRIVO, i miei post quindi e la loro impostazione generale. I commenti, le relazioni virtuali che attraverso essi si sviluppano tra i blogger vengono sempre dopo. Mi pare una constatazione elementare. Scrivo da molti anni in rete e da almeno cinque ho seri problemi relazionali legati ai commenti: vi prego di riflettere attentamente. Ho scritto centinaia di post, sono pochi i blogger a me conosciuti che possono dire altrettanto; i blog sono pieni di articoli e commenti miei, leggete e fatevi un'opinione. La scrittura resta, i post e i commenti restano, qui e altrove, da me o presso altri blogger. Restano solo quelli poichè io il mio privato non lo uso come arma contundente. Sono obbligato a eliminare la possibilità di interloquire, le relazioni virtuali hanno massacrato la mia dignità e rischiano di fare la medesima cosa con altri blogger in contatto con me. 
 POST DEL 2010

Ventanni


A vent’anni non puoi trascorrere la tua vita appoggiato a un legno, hai bisogno d’altro
senti lo stimolo di altre cose, c’è il sesso e il suo profumo… ci sono le donne,
l’altra faccia del pianeta.
A ventanni dimentichi e bruci in fretta.

giovedì 6 giugno 2024

Annuire da soli


Annuivamo nel ’70, continuiamo a farlo oggi. Io sono un uomo sfinito dalla schizofrenia di un’esistenza accompagnata da gente che artisticamente amavo e politicamente e ideologicamente invece non digerivo. So perfettamente che non ricucirò lo scollamento, non certo in questa vita e il senso d’impotenza mi sta uccidendo lentamente e poi sono solo, giustamente e lucidamente solo.

mercoledì 5 giugno 2024

Compleanno


Ho visto girare il sole sul cortile della mia vita e non mi è piaciuto: ma la luce di questo tramonto placido riesce ancora ad inebriarmi. Una vera cittadinanza però non riesco a trovarla o, forse, non mi basta questa isolana. I siciliani stanno aggrappati orgogliosamente alle loro coste ma guardano fuori in un impossibile desiderio di comunione. Oggi mi deve bastare il mio riflesso sulla vetrina del negozio in via Libertà: a lui confesso la mia incredulità, li ho compiuti davvero! E’ bastato distrarsi un attimo, una piccola svista e l’anno in più è già qui…e io non sono preparato. Non lo sono stato mai.
In foto il blogger a circa un anno d'età

martedì 4 giugno 2024

Alcun senso visibile


Non c’è alcun senso visibile a questo battere sui tasti, è solo un’estroflessione in cui io o te che leggi aggiungiamo la storia che vogliamo o che ci siamo trovata fra le mani;
ti avrei detto di più qualche anno fa,
ti avrei raccontato bugie coloratissime e godibili,
ti avrei significato la gioia e l’allegria posticce di raccontarsi in rete.

lunedì 3 giugno 2024

Immediati


I Blog sono un vezzo e una necessità culturale, sfruttano le possibilità dell'odierna tecnologia ma non sono poi migliori di un buon carteggio o della pagina scritta di carta. Sono soltanto più immediati. A furia di essere immediati sono anche diventati più stronzi e volgari, una pletora di oscenità letterarie e mentali, lo specchio fedele di questa società da basso impero o la logica conseguenza di certe premesse sociali e culturali presenti già 60 anni fa.

Dal balcone


Di prime e d'ultime volte ce ne sono state troppe nella mia vita: alla fine le une e le altre si sono eliminate a vicenda. E' rimasto solo quest'uomo che osserva il tramonto dal balcone con la camicia sporca e le mani imbrattate, solo questo.

domenica 2 giugno 2024

L' identità europea, la vertigine della conoscenza e la bellezza


Cos'è l'allontanamento? E' forse timore, fastidio, nausea? Potrebbe essere scambiato per arroganza intellettuale o sociale ma non è il mio caso. Questo è il trecentocinquataquattresimo post di questo blog ed è dedicato a mia madre. La distanza nasce dalla perdita di punti di riferimento travolti dal vociare diffuso di nuovi totem, nuove voci, nuovi stili, gran parte del mio mondo con le spalle al muro... senza voce. Senza dignità? Non sono mai stato un vero blogger, mi manca la cultura della socializzazione leggera e quando leggo le incredibili (a mio parere) sciocchezze diffuse via web sulle centinaia di blog incrociati in questi anni io scappo via. Mi allontano, non riesco a commentare, neanche per dissentire. Mi allontano perchè quello che ho sempre pensato rimbalza vuoto contro il muro di un'indifferenza diffusa: molti di voi non conoscono la bellezza. Ne scrivono ma non la sentono, non cercano i fili che possano ricondurla all'emozione profonda della vita... quella che provava mia madre ogni volta che entrando in S. Pietro e fermandosi nella seconda navata a destra davanti alla Pietà di Michelangelo le riempiva di lacrime gli occhi. Perchè la bellezza non ha un colore ideologico, la bellezza se hai animo ti attraversa da parte a parte. Mi allontano per conservare le mie lacrime di nascosto e sono sempre più lontano