sabato 6 gennaio 2024
venerdì 5 gennaio 2024
FOGLI VUOTI
anche stavolta, anche se non era
necessario,
mi sono ritrovato lontano.
E tu non mi hai riconosciuto
in questo andirivieni
ossessivo.
Io torno sempre, ogni volta con una parte
di meno,
ogni giorno con un desiderio
in più
e un'opportunità di meno.
Io torno sempre ma questa lunga ferita
che mi divide, ogni giorno recita la sua litania. E mi condanna.
Ripartirò lo stesso
perchè non so sfuggire al mio destino
e tu, un tempo, ti rifiutasti di crocifiggermi
alla devozione assoluta dell'amore
per te.
Ripartirò come una girandola impazzita
nell'assurda speranza che, per una volta,
i cocci del mosaico, fortuitamente
si ricompongano.
E tu possa riconoscermi.
giovedì 4 gennaio 2024
Ahimè, per esperienza personale
dove non siano semplici gratificazioni tra simili,
sono il miglior sistema per disintegrare un blog
riempiendolo di comunicazioni private lasciate in pubblico esclusivamente
per offendere, ferire e creare disordine.
martedì 2 gennaio 2024
Il dito e la luna
Capire e farsi capire, scrivere infine credendo di comunicare meglio, aspettandosi un segnale dagli altri mondi: una linea diretta senza intermediari, senza tutor, avendone sulle spalle secoli, con ragioni piane e intuitive, fautrici di nuovi passaggi attraverso il confine dei nostri personali recinti. Non è vero che mi faccio capire ma la scrittura ovunque io l’abbia posata rappresenta ancora il luogo più vicino ai territori del mio spirito. Ma non basta, non basterà mai almeno per me: tra l'intuizione scritta nella mia mente e la sua apparenza sul foglio c'è chi legge! Tra il mio mondo e il suo messaggio esterno c'è il vostro. Non collimano mai. Gli equivoci legati a indole, culture ed esperienze diverse sono muraglie insuperabili. Ho creduto per un breve e felicissimo tempo che l'espressione scritta in rete fosse comunicazione in tempo reale, liberazione e dono. Tutto si è schiantato sulla moderazione dei commenti.! Questa notte il vecchio sogno sembra ancora vivo, risuona come in quelle ore sulla punta del faro trascorse a lanciare il cuore oltre l'orizzonte.
lunedì 1 gennaio 2024
Il vuoto
Trovare qualcosa per riempire il vuoto che riapriva scenari così lontani da non considerarli più personali, ecco cosa doveva fare assolutamente. Il vuoto si allargava e lui lo guardava immobile.
Scrivere! Scrivere era la terapia giusta:
lo aveva pensato quasi per sbaglio, non ci credeva fino in fondo.
Scriveva da sempre senza pensarci, come un gesto fisiologico,
solo un aspetto dell'omeostasi più vasta che governava la sua vita.
Accese il computer e guardò lo schermo luminescente per un attimo lunghissimo.
Scrivere, provare a scuotere la patina di sottile e persistente condiscendenza
all'impossibilità di comunicare al mondo che nonostante tutto
egli esisteva.
Un argomento! Gli serviva un argomento,
qualcosa che suonasse con quel timbro inconfondibile che solo la vita vera
possiede.
Mandare in pensione l'anima dei giorni non era stata una buona idea,
lo capiva adesso in quella stanza che non possedeva alcun appiglio
per credere a una sequenza non meccanica dei gesti e delle parole.
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