sabato 30 marzo 2024

INDESIDERABILI


I Blogger che scrivono della blogosfera, delle sue dinamiche e dei problemi ad essa connessi sono pochissimi: io tra questi. Quelli come me vengono in genere etichettati come guastatori cronici ed evitati con sussiego. Riflettere sul mondo in cui operiamo con spirito critico e sincero viene qualificato tout court come atteggiamento indesiderabile.

venerdì 29 marzo 2024

La solitudine


All’inizio non la cerchi, non la vuoi e te la senti lo stesso sulle spalle: sta lì, sale e scende, ogni tanto ci discuti anche. Quando il modo cambia non te ne accorgi quasi mai perchè è un gesto subdolo e lento, possono trascorrere anni e tu ci sei dentro, parli con te stesso e credi di farlo con altri ma giri in tondo. E ti abitui a considerare il rumore di fondo della vita che ti scorre accanto come un’articolata discussione; invece è solitudine e si è impossessata di te.

giovedì 28 marzo 2024

Un rito


Certe volte quello che hai dentro è troppo ingombrante e tracima dal tessuto della tua riservatezza anche contro la tua volontà. Altre volte invece la scrittura è un rito operato contro la solitudine del tempo, in altre occasioni ancora si scrive perchè si è convinti di non aver detto abbastanza e abbastanza chiaramente.

mercoledì 27 marzo 2024

E' poi così diverso?


I nazisti accendevano roghi per bruciare i testi che non collimavano con le tesi della razza, la santa Inquisizione più sbrigativamente bruciava sui roghi libro, autore…e lettori. Nei paesi islamici esiste bene o male un SOLO LIBRO ammesso e letto come testo unico nelle scuole: il Corano. Non è la prima volta che uno scrittore viene messo all’indice e per quanto mio riguarda lo trovo vergognoso comunque: l’Islam ha colpe e pregiudizi pesantissimi, gravi almeno quanto quelli dell’Occidente.

martedì 26 marzo 2024

Due ottave



Ma è proprio uscendo da questa mia dimensione di blogger che avverto la caduta. Dentro queste stanze familiari che conosco a menadito, dentro questo riflesso immutabile e senza età non vivo conflitti dannosi o insormontabili. Da fuori la percezione dell’inutilità del tutto combatte ogni giorno con la necessità e la bellezza dell’esistenza e ogni tanto si esce sconfitti. Scriverlo è esorcizzare il pericolo e la morte.

Il tuo violino suonava due ottave

sopra la mia

comprensione

anni in anticipo sul mio

sgomento

La nota sempre quella del primo

istante

del primo sguardo

Adesso so che non c’è

altro

Non esistono altri spartiti

Altre possibili fughe

Resto impresso per sempre sullo stesso

rigo.

Il tuo violino suonava due ottave sopra

La sua eco incide ancora.

lunedì 25 marzo 2024

Voila'


T’inventerai un’altra vita per pensare a questa vita

costruirai la tenacia con cui inafferrabili

sprofondano le cose.

Continui a dirti che se solo lo volessi

se solo ci credessi

potresti farle vere e ferme

potresti liberare l’anima del mondo.

Ma non puoi, ci sono io col mio affetto

asimmetrico

col mio cuore che batte

con i miei abusati candori.

Voilà! Dovrai inventarti una vita diversa

per ripensare a questa che stai consumando

tra noi.

Ma è irreparabile la sconfitta delle cose passate

il senso sottile che  ti stia spogliando di tutto

del tuo ultimo sguardo per me

della mia residua frase d’amore

che ti attende alla fine di questo buio.

E infine dimenticherai che nella prossima occasione

volevi essere felice

domenica 24 marzo 2024

Vicinanze


E’ terribilmente vero, madre, che non esiste una perfetta felicità, che nel piacere di ritrovarti assumo ogni giorno la mia dose di dolore. Confronti e paragoni sono micidiali, per entrambi; soffriamo ciascuno a suo modo e terminiamo ogni volta le nostre corse sul medesimo patibolo. Questo ci rende più vicini?